Ormai l'avrete letto dappertutto, ma dopo aver visto la sua “Last Lecture” gli dovevo un piccolo tributo.
Se non l'avete mai sentito nominare prima di oggi è perché forse era una persona fin troppo comune. Professore universitario di informatica e design, qualche libro e qualche articolo scientifico.
Ma quello che lo ha reso veramente speciale non sono i risultati a cui è arrivato, ma come ci è arrivato.
L'unica cosa che posso fare è linkare qui la sua Last Lecture all'Università (un ultimo intervento di un professore “come se sapesse di dover morire a breve”, con la differenza che lui SAPEVA di dover morire a breve), intitolata “Esaudire i desideri della propria infanzia”.Trovate anche la versione ridotta sottotitolata in italiano, che ha tenuto da Oprah Wimphrey e la traduzione della versione integrale sul blog di Alessandro Gilioli, sul sito dell'Espresso, perché l'americano non è proprio facilissimo da capire se conoscete solo l'inglese.
Guardatelo. Non posso (e non voglio) aggiungere altro.
C'è anche una “seconda ultima lezione”, tenuta alcuni mesi dopo la prima, riportata da Luca Chittaro sul suo blog nel sito del Sole24ore con un sunto dei punti salienti, in cui dà suggerimenti molto più pratici su come gestire al meglio il proprio tempo.
Pausch è riuscito a realizzare quasi tutti i desideri della sua infanzia. Spesso ha impiegato anni, prendendo strade veramente lunghe per farlo, ma appunto la cosa più importante è stato l'impegno nel raggiungerle. L'anno prossimo lo si dovrebbe vedere nel prossimo film di Star Trek. :)